Il progetto in primo luogo vuol dare l’opportunità ai ragazzi di vivere un’esperienza sportiva e culturale in Giappone, luogo in cui è nata la nostra disciplina, il judo. Questo progetto può anche essere visto come un’esperienza di vita, che permette ai 14 giovani iscritti, di sviluppare la loro personalità in modo rispettoso e collaborativo verso il prossimo e guida il ragazzo ad assumersi sempre più delle responsabilità sia per se stesso che verso gli altri. Il progetto in dettaglio: esso prevede una preparazione sull’arco di ca. 3 anni, sia fisica, in quanto per approfittare al meglio di un soggiorno di circa tre settimane nelle quali ci dedicheremo quasi quotidianamente alla pratica del judo in scuole locali un’adeguata preparazione è d’obbligo, che culturale, in quanto uno dei nostri obiettivi è anche quello di approfondire la conoscenza della cultura e delle usanze locali. L’intero progetto, iniziato a febbraio 2017, prevede di responsabilizzare i giovani nel prendersi un impegno a lungo termine e con determinati “obblighi”. Ad esempio partecipare regolarmente agli allenamenti, alle gare programmate (all’incirca 10 all’anno) dalla società, aiutare in piccoli lavoretti di manutenzione e pulizia della palestra, ecc. Inoltre, avendo firmato un contratto per aderire al progetto, devono assicurare il massimo impegno anche nella scuola. Per l’atleta questo progetto offre un’opportunità speciale, ma richiede uno sforzo finanziario elevato. Il gruppo si è già attivato nella ricerca di fondi tramite bancarelle del dolce, lavaggio di auto, iscrizione su una piattaforma di Crowdfunding, ecc. Inoltre ogni ragazzo è tenuto a trovarsi tre o più finanziatori personali, i quali si impegneranno a donare una cifra di minimo CHF 5.-- per incontro vinto ai tornei prestabiliti. Tutti i soldi incassati dai singoli atleti e dalle attività alternative vengono versati su di un conto unico, dando così la possibilità anche ai meno “vincenti” del gruppo, avendo questi dedicato lo stesso tempo e impegno dei compagni, di usufruire comunque dei fondi raccolti come gli altri. Questo nello spirito del judo che dice: “Ji ta kyò ei” (“amicizia e mutua prosperità”) o meglio “insieme per progredire”. |